Archive for novembre, 2012
Intervista a Giovanni Succi
In casa Mestolate è tempo di festeggiamenti! Per celebrare il superamento del traguardo di mille visitatori (un ringraziamento speciale va agli stalker di Rossana Fumia), proponiamo un’intervista che ci rende davvero felici. Con Giovanni Succi abbiamo infatti approfondito tematiche che non abbiamo paura di definire importanti. Oltre che vergogna, Mestolate non ha infatti paura di niente. […]
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Tag:anemic dracula, bachi da pietra, bruno dorella, caproni, corpoc, giorgio caproni, giovanni succi, il conte di kevenhuller, intervista giovanni succi, la morte, quintale, rico, tarzan records, teoria degli sfondi, uochi toki
non amarmi per cambiare il mondo tanto il mondo non si cambia e siamo tutti specchi fatti per guardarsi e diventare soli e vecchi. Mestolate si misura con una delle più belle, quintessenziali canzoni sanremesi. Quando uscì avevo otto anni, e il brano mi si incise nella memoria in modo irrevocabile: ancora un paio d’anni […]
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Tag:aleandro baldi, campanelli, concorso in cui si vince un mestolo, francesca alotta, guardarsi allo specchio e diventare soli e vecchi, marx, matia bazar, non amarmi, quella morte che vive dentro te, retrofuturismo, teoria della patina di arjun appadurai, vacanze romane
Uno tra gli sport peggiori della postmodernità consiste nel combinare a cazzo di cane detriti della cultura pop con allusioni intellettuali più o meno vaghe, più o meno fasulle. Noi di mestolate ovviamente non ci sottraiamo, e rilanciamo la posta con questa rubrica. L’idea è scovare versi dal repertorio della canzone italiana (alta o bassa, […]
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Tag:anna tatangelo, combinare a cazzo detriti della cultura pop con allusioni intellettuali piu o meno vaghe, fabio concato, fabri fibra, la canzone del sole, la canzone del sole significato, lucio battisti, ogni tanto mangio un fiore lo confondo col tuo amore, rossana fumia, uomini di mare
Parole sparse
A dispetto delle apparenze questo blog non è già defunto. Semplicemente non lo aggiorniamo perché siamo abbastanza intelligenti da renderci conto che non abbiamo nulla di così interessante da raccontare che qualcun altro non abbia detto meglio di noi. Quindi mediamente intelligenti, direi. Per questa volta lasciamo che le parole si ricerchino da sole e […]
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Tag:brion gysin, cut up, inculoalpoststrutturalismo, minutes to go, parole sparse, the third mind, william burroughs