Archive for the ‘Quella morte che vive dentro te’ Category
Sarà un capitolo leggermente atipico di “Quella morte che vive dentro te“, dedicato al disco di The Night Skinny “Zero kills”, uscito esattamente l’11 Novembre scorso. No, non lo sapevamo, ma la Deadly Combination ci esalta un sacco, considerando anche il fatto che è il compleanno di Giulia Conch e della mamma di uno di noi, […]
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Tag:achille lauro, Dargen D'Amico, lovecraft, madman, rocco hunt, tamarri, the night skinny, zero kills
Torna la nostra rubrica che cerca labirinti dentro le canzonette italiane. E, quando non li trova, li crea. sciolgo le trecce ai cavalli (che poi sarebbe sciolgo le trecce, e i cavalli) Per anni, le feste comandate mi hanno inflitto la consapevolezza della morte. Soprattutto per la loro natura di essere istanti da carpe diem, […]
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Tag:balla, durante un assedio, havah, havah saipan scena hc, saipan, sciogli le trecce ai cavalli, sciolgo le trecce ai cavalli, totentanz, umberto balsamo, umberto balsamo sciolgo le trecce significato
Francesco Farabegoli ha parlato de La solitudine di Laura Pausini su Noisey, dentro un articolo che mette sostanzialmente il punto alla storia della critica pop italiana. Siccome il senso di mestolate è sempre stato cavalcare goffamente la tigre Farabegoli, ecco che anche io scrivo un articolo su La solitudine. La solitudine fra noi/ questo silenzio […]
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Tag:a loneliness no fag could comprehend, black eyes deformative, deny my solitude, differenza tra solitude e loneliness, francesco farabegoli, la solitudine, laura pausini, snapcase id hindsight, tunisia tassisti regime ben ali
Il quarto capitolo di Quella morte che vive dentro te ci ha presi talmente bene che andiamo subito per il quinto senza passare dal via, in questo immenso giuoco dell’oca che è la vita e che non è la contrada più vittoriosa, machista e retrograda del Palio (che tra l’altro è anche la stessa da cui proviene […]
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Tag:arrivo con un kubing alla fiesta, bolo by night, contrada dell'oca sessista, entact, inoki ness, mago gabriel, mago gabriel rimosso da youtube, throwback, willie peyote
Torna Quella morte che vive dentro te, la nostra rubrica che cerca profondità filosofiche nel piattume dabbene della canzone italiana. Per la verità, questa edizione è abbastanza atipica: profondità ce ne saranno pochine, sostituite piuttosto da WTF e richieste di servizio. Partiamo. Qui bisogna leggersi tutto il testo, che è veramente incredibile. Ho visto due […]
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Tag:autodafè, caparezza, caparezza grillo, caparezza mammamiamamma, caparezza sessista, franco ciao energia, franco ciao sic, frankie hi nrg, georges bataille, gianna nannini, gianna nannini pier giorgio solinas, il dominio e l'arte della resistenza, james scott, la haine, maximillian buco nero del fastidio, sesso con le vecchie, un giorno disumano, un giorno disumano censura
Torniamo, per pura mancanza di idee, a Quella morte che vive dentro te, la rubrica che, come Mistero, cerca il Mistero dentro le cazzate. Nel nostro caso le cazzate sono innocui versi di innocue canzonette italiane. Faccio fatica a trovare un pretesto/ faccio fatica ad essere onesto /vivo in un’ipotesi esistenziale/sono condannato all’evasione fiscale. Fabrizio […]
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Tag:ape regina, astienity, beppe grillo, carlo verdone in che senso, complotto, david cronenberg, fabrizio moro, frankie hi nrg, guy picciotto, jorge luis borges, la covata malefica, marlene kuntz, non è una canzone, nove saggi danteschi, pensa, povia era gay, quella morte che vive dentro te, rhythm is a dancer, rino gaetano, sanremo, siamo la ggente il potere ci temono, snap!, the brood, your eyes like crashing jets
non amarmi per cambiare il mondo tanto il mondo non si cambia e siamo tutti specchi fatti per guardarsi e diventare soli e vecchi. Mestolate si misura con una delle più belle, quintessenziali canzoni sanremesi. Quando uscì avevo otto anni, e il brano mi si incise nella memoria in modo irrevocabile: ancora un paio d’anni […]
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Tag:aleandro baldi, campanelli, concorso in cui si vince un mestolo, francesca alotta, guardarsi allo specchio e diventare soli e vecchi, marx, matia bazar, non amarmi, quella morte che vive dentro te, retrofuturismo, teoria della patina di arjun appadurai, vacanze romane
Uno tra gli sport peggiori della postmodernità consiste nel combinare a cazzo di cane detriti della cultura pop con allusioni intellettuali più o meno vaghe, più o meno fasulle. Noi di mestolate ovviamente non ci sottraiamo, e rilanciamo la posta con questa rubrica. L’idea è scovare versi dal repertorio della canzone italiana (alta o bassa, […]
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Tag:anna tatangelo, combinare a cazzo detriti della cultura pop con allusioni intellettuali piu o meno vaghe, fabio concato, fabri fibra, la canzone del sole, la canzone del sole significato, lucio battisti, ogni tanto mangio un fiore lo confondo col tuo amore, rossana fumia, uomini di mare